cronologia eventi
Cronologia eventi 1943-44 di Roma
ITALIA – ROMA E REGIONE LAZIO
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2 febbraio: Il generale Ambrosio succede a Cavallero come capo di stato maggiore generale.17 febbraio – Pesante bombardamento della città di Cagliari da parte degli Alleati. La città verrà distrutta all’80%. |
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1 feb : Tivoli – Il Comando dei Carabinieri rinviene attaccato a un muro un manifesto grezzo inneggiante alla casa Savoia e contro gli ”oppressori d’Italia”. 5 febbraio: Rimpasto di governo: Mussolini assume il ministero degli Esteri e Galeazzo Ciano viene nominato ambasciatore presso la Città del Vaticano. |
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Un’ondata di scioperi investe l’Italia del nord, in particolare Torino, sotto la direzione anche di militanti anti-fascisti. La crisi economica dovuta alla guerra che si trascina da anni ha messo in crisi il sistema produttivo nazionale. Dure le reazioni verbali di Hitler alla notizia degli scioperi.1 marzo: In Italia riduzione del 25% dell’energia elettrica per l’illuminazione. 5 marzo: Scioperi operai nelle fabbriche del Nord Italia. |
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7-10 aprile: incontro Mussolini-Hitler presso il quartier generale del führer.17 aprile: Carlo Scorza succede a Vidussoni alla segreteria del partito fascista. |
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12 maggio: Mussolini autorizza ad arrendersi l’armata italiana in Tunisia e nomina Messe Maresciallo d’Italia. |
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14 – Civitavecchia-bombardamento 15 maggio: Discorso di Mussolini dal balcone di Piazza Venezia: “In Africa ritorneremo”. |
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14 -Palestrina- scritte antifasciste rinvenute nei locali della casa del fascio24 giugno: Giovanni Gentile parla in Campidoglio per rianimare il fronte interno. Mussolini, rivolgendosi ai gerarchi, si scaglia contro i fautori della pace e detta le ultime disposizioni in caso di sbarco nemico (discorso detto del “bagnasciuga”, che sarà reso pubblico 6 giorni dopo). |
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Tra il 9 e il 10 luglio gli angloamericani sbarcati in Sicilia vengono contrastati dagli italiani e dai tedeschi che ne rallentano la marcia verso il Nord.Pietro Badoglio che dà notizia del suo incarico come capo del Governo per radio alle ore 22,45 avvertendo che «la guerra continua e che l’Italia resta fedele alla parola data». Il governo ordina la liberazione dei detenuti politici fatta eccezione per comunisti ed anarchici e vieta – perdurando la guerra – la ricostituzione dei partiti politici. Dispone che la polizia e l’esercito, a cui è affidato il mantenimento dell’ordine pubblico possano disperdere i manifestanti con l’uso delle armi; dichiara sciolto il PNF e tutte le sue organizzazioni, come auspicato dall’appena costituito “Comitato nazionale delle correnti antifasciste” che ancora non ha nessun effettivo potere e tanto meno l’autorità estesa a livello nazionale. 31 luglio – Il Comitato nazionale delle correnti antifasciste decide di presentarsi al Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, capo del governo, che sino ad allora aveva messo in atto una politica repressiva nei confronti del movimento antifascista anche per non insospettire gli alleati tedeschi. 10 luglio: Inizia l’Operazione Husky: gli Alleati anglo-americani sbarcano sulle coste meridionali della Sicilia, tra Licata e Siracusa. Il controllo dell’isola viene concluso entro il 17 agosto. |
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1 luglio: Il vicepresidente romeno, in visita a Roma, suggerisce a Mussolini lo sganciamento dall’Asse.19 luglio – Un terribile bombardamento, con numerose vittime civili colpisce Roma distruggendo quasi interamente il quartiere San Lorenzo nei pressi dello scalo ferroviario. Fino alla mattina del 19 luglio 1943 in pochi pensavano che Roma sarebbe stata bombardata, per la presenza sia di innumerevoli siti e beni archeologici ed artistici sia della Città del Vaticano. Ma alle 11,13 di quel lunedì, dopo 1134 giorni di guerra, 556 ebbe inizio l’operazione l “Operazione Crosspoint”. Le forze aeree statunitensi e britanniche forti di 362 bombardieri pesanti B17 e B24 e 300 bombardieri medi B26 e B25, scortati da 268 caccia Lighting partiti dalla Tunisia, e che poco prima si erano allineati sul lago di Monterosi, a NO della Capitale, giunsero sugli obiettivi prestabiliti: lo scalo ferroviario di San Lorenzo, in primo luogo, ma anche gli scali ferroviari del Littorio sulla Salaria e quello Tiburtino. Gli aerei erano ad una quota di 20.000 piedi (in codice “Twenty Angels”), vale a dire 6.000 metri, in modo da essere irragiungibili dal fuoco della contraerea. Perentori ordini erano stati impartiti per risparmiare le altre zone della città: i lanci dovevano essere precisi, oggi diremmo chirurgici. Ma, ovviamente, sotto le oltre 9.000 bombe sganciate, per un totale di 1.060 tonnellate, trovarono la morte molti civili: circa 1.700, con oltre 4.000 feriti. “Danni collaterali” di una guerra che aveva già fatto milioni di morti.Nella notte tra il 24 e il 25 luglio il Gran Consiglio del fascismo, approva l’ordine del giorno Grandi che restituisce al re il compito di guidare le Forze Armate mettendo di fatto in minoranza Mussolini. 19 luglio: Bombardamento del quartiere di San Lorenzo a Roma da parte degli Alleati. 29 luglio: Viene sciolto il PNF e abolito il Tribunale Speciale. A Roma si costituisce in clandestinità il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) formato dai rappresentanti dei partiti antifascisti (Democrazia Cristiana, Partito Comunista, Partito d’Azione, Partito Liberale, Partito Socialista e Democrazia del Lavoro) sotto la presidenza di Ivanoe Bonomi. 25 luglio : La mattina di domenica 25 luglio, dopo essersi recato regolarmente nel suo studio di Palazzo Venezia per occuparsi degli affari correnti, Mussolini chiede al sovrano di poter anticipare l’abituale colloquio del lunedì, e ottiene di presentarsi alle ore 17 a Villa Savoia (oggi Villa Ada). Vittorio Emanuele III comunica a Mussolini la sua sostituzione con Pietro Badoglio, garantendogli l’incolumità. All’uscita da Villa Savoia Mussolini viene arrestato, su ordine del re, dai carabinieri.Immediatamente i cittadini romani manifestano nella notte e il giorno successivo la loro gioia per la caduta del fascismo. Gli operai del Poligrafico dello Stato, in via Gino Capponi, all’Alberone e quelli dello stabilimento Manzolini lasciano il lavoro e vanno nel centro della città a manifestare. Vengono bruciate le tessere del PNF dagli impiegati del Ministero delle comunicazioni a Porta Pia; le sedi della GIL, specie nella periferia sono devastate. Ovunque vengono rimossi simboli del regime.In via Agostino Depretis, presso il Viminale, la milizia fascista spara dalla sede della Difesa contraerea territoriale (Dicat) sui manifestanti uccidendone due e ferendone quattro. La sparatoria si conclude con l’arrivo della polizia e dell’esercito che disarma i militi.Al “Palazzaccio”, il Palazzo di giustizia, una manifestazione di avvocati antifascisti si trasforma in una spedizione al carcere di Regina Coeli dove con l’aiuto dei familiari di detenuti e dei trasteverini vengono messi in libertà circa 1000 uomini e 500 donne. 28 – Colleferro – La forza pubblica stronca un tentativo di manifestazione posto in atto da 300 operai della fabbrica chimica Bombrini Parodi Delfino. 26 – Genzano – Dimostrazione antifascista e distruzione di emblemi fascisti alla casa del fascio. |
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agosto – Truppe tedesche iniziano a spostarsi in l’Italia per contrastare una possibile “defezione” dell’alleato dell’Asse.3 agosto – Badoglio constatata l’impossibilità di governare le manifestazioni di piazza, riceve le opposizioni antifasciste che in cambio offrono la legittimazione del suo governo. 13 agosto – La città è nuovamente bombardata dagli alleati nei quartieri Tiburtino, Prenestino, Casilino, Tuscolano. L’attacco, eseguito da bombardieri statunitensi, causa danni forse ancora maggiori del primo, che l’aveva colpita il 19 luglio (bombardamento di San Lorenzo): nei due bombardamenti morirono oltre 2.000 civili innocenti e parecchie altre migliaia rimasero feriti, senza casa e lavoro. In città vengono così a mancare servizi essenziali, mentre la fame si diffonde e la capitale si fa invivibile. Dopo meno di un mese, il 13 agosto 1943 Roma è bombardata per la seconda volta. L’obiettivo questa volta fu il quartiere Appio -Tuscolano.17 agosto – Gli anglo-americani attraversano lo stretto di Messina e si dirigono verso la Lucania e la Campania.27 agosto – Bombardamento aereo di Caserta con gravi danni al Palazzo Reale, alla stazione e linea ferroviaria, alla caserma sede del distretto militare, alla cattedrale, al santuario salesiano del Cuore Immacolato di Maria con annesso istituto, all’ospedale civile e alla vicina chiesa di Santa Maria di Loreto (oggi santuario di Sant’Anna), al rifugio bellico Ricciardelli e alla chiesa di San Vitaliano con trecento morti.6-8 agosto – Bombardamenti alleati su Milano, Torino e Genova.11 agosto – Il primo dei 108 bombardamenti di Terni.17 agosto – La Settima armata americana raggiunge Messina, seguita dopo poche ore dall’Ottava armata britannica, sancendo così la completa conquista della Sicilia.19 agosto – Bombardamento a tappeto su tutta la città di Foggia. (9.581 vittime)24-25 agosto – Migliaia di bombe vengono lanciate sulla città di Foggia, anche durante la notte, fino al 25 mattina. (971 vittime)31 agosto – Bombardamento di Pisa. |
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11-12 agosto – Si riunisce nello studio di Giuseppe Spataro il Comitato nazionale delle correnti antifasciste che chiede la sostituzione del governo Badoglio accusandolo di non aver contrastato adeguatamente i fascisti e di aver permesso alle truppe tedesche l’occupazione di Roma. Mettono da parte per il momento ogni progetto di azione insurrezionale per evitare la reazione tedesca. Il 14 agosto 1943 Roma è dichiarata unilateralmente “Città Aperta”. Il Comando Supremo italiano, ordinò immediatamente alle batterie antiaeree della zona di Roma di non reagire in nessun modo in caso di passaggio aereo nemico sulla città; comandò poi lo spostamento di sede dei comandi italiani e tedeschi e delle rispettive truppe; si impegnò a trasferire gli stabilimenti militari e le fabbriche di armi e munizioni e a non utilizzare i nodi ferroviari cittadini per scopi militari, né di smistamento, né di carico o scarico, né di deposito. Questo – anche a seguito dell’occupazione della città da parte delle truppe naziste – non impedì che i bombardamenti continuassero, anzi: verso la fine della guerra diventeranno sempre più frequenti, spesso giornalieri. In totale furono 51 i bombardamenti su Roma; 14 agosto – il governo dichiara unilateralmente Roma “città aperta“. Ci si riferisce ad una città ceduta, per accordo esplicito o tacito tra le parti belligeranti, alle forze nemiche senza combattimenti con lo scopo di evitarne la distruzione. Lo statuto di città aperta viene attribuito tenendo conto del particolare interesse storico o culturale della città, oppure in virtù del consistente numero di civili presenti nella popolazione. La città dichiarata “aperta” non deve tuttavia presentare alcun interesse strategico nel conflitto in corso in modo che la sua liberazione non determini l’esito finale della guerra. Gli Alleati avevano già dichiarato, prima ancora del “25 luglio”, che una eventuale dichiarazione di “città aperta” del governo italiano – ove non accompagnata da smilitarizzazione con possibilità di verifica da parte di osservatori neutrali – non avrebbe avuto alcun valore. («Roma potrebbe venire considerata una città aperta soltanto nel caso in cui l’esercito, le installazioni militari, gli armamenti e le industrie di guerra venissero rimossi […] Qualora il regime fascista decidesse di salvare Roma facendone una città aperta, dovrebbe rilasciare una precisa dichiarazione in modo da consentire agli Alleati, agendo attraverso rappresentanti neutrali, di determinare quando la necessaria smilitarizzazione abbia avuto luogo».24 – In località Fregene, l’ex segretario del Pnf Ettore Muti è ucciso dai carabinieri mentre tenta la fuga.30 agosto : I partiti di sinistra antifascisti danno vita ad una giunta militare di cui fanno parte per il Partito d’Azione Riccardo Bauer, per il PCI Luigi Longo e per il PSIUP Sandro Pertini. Il programma è quello di combattere i tedeschi assieme all’esercito regio. Roma è divisa in otto zone militari con un comando di volontari ai quali vengono promesse dall’esercito le armi necessarie. |
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3 settembre – viene siglato segretamente l’armistizio di Cassibile o armistizio “corto”. Il Regno d’Italia cessa le ostilità contro le forze britanniche e statunitensi. Più che un armistizio è una vera e propria resa senza condizioni da parte di un’Italia ormai allo stremo.Alle ore 16 l’agenzia Reuters annuncia che l’Italia si è arresa senza condizioni agli alleati. Mezz’ora dopo il generale Eisenhower, comandante alleato per il Mediterraneo, conferma da Radio Algeri la resa degli italiani.Alle ore 19.45 L’Eiar manda in onda una registrazione del maresciallo Pietro Badoglio che annuncia l’armistizio, Il maresciallo ordina di cessare gli atti di guerra contro gli alleati ma, nello stesso tempo, di opporsi con le armi “ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza”.La parte conclusiva della dichiarazione genera una ambiguità di interpretazioni tale che in un primo momento viene presa per l’annuncio della fine della guerra.9 settembre -Senza incontrare nessuna difficoltà Vittorio Emanuele III, la sua famiglia, Pietro Badoglio con la maggior parte dei ministri, lasciano Roma per Pescara per poi imbarcarsi sulla nave da guerra “Baionetta” ed arrivare a Brindisi appena occupata dagli Alleati. Inizia lo sbarco a Salerno che fu una delle tre operazioni di invasione alleate in Italia nel settembre 1943, guidata dal generale Harold Alexander e dal suo 15º Gruppo d’Armate (comprendente la 5ª Armata del generale Mark Clark e l’8ª Armata Britannica del generale Bernard Montgomery).L’operazione Avalanche si sviluppa nei pressi di Salerno, mentre le altre due operazioni di supporto vengono effettuate in Calabria (operazione Baytown) ed a Taranto (operazione Slapstick).Continua la battaglia per la difesa di Roma nella città e nella zona dei castelli romani.Ad Albano fascisti e tedeschi attaccano il comune difeso da soldati italiani mentre a Monterotondo soldati della divisione “Piave” e civili sbaragliano un reparto di paracadutisti tedeschi.Le truppe tedesche, sebbene incontrino un’inaspettata reazione, sono ben coordinate e guidate tramite un sistema di comunicazioni efficace, al contrario degli italiani che hanno difficoltà di comunicazioni tra il centro operazioni a Monterotondo, sotto il generale Mario Roatta, e il comando supremo di Via XX Settembre. L’azione degli italiani appare priva di una visione complessiva sugli scontri in atto e lasciata a singole iniziative degli ufficiali.Si riuniscono nella mattinata i partiti del “comitato nazionale delle correnti antifasciste” dando vita sl C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) formazione interpartitica formata da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica, composta da rappresentanti comunisti (PCI), cattolici (DC), azionisti (PdA), liberali (PLI), socialisti (PSIUP) e democratico-progressisti (PDL). Il CNL pone in secondo piano il problema della forma istituzionale, monarchia o repubblica, da dare all’Italia liberata, giudicando primaria l’unità antifascista per la liberazione. Bisogna dare, sostiene il CLN, «precedenza alla lotta contro il nemico esterno, spostando a dopo la vittoria il problema dell’assetto Istituzionale dello Stato»Il Partito Repubblicano Italiano e alcuni gruppi di sinistra rimangono fuori dal CLN, pur partecipando alla Resistenza, per la loro pregiudiziale posizione istituzionale antimonarchica; essi non accettano infatti il compromesso della rinuncia del CNL a porre subito il problema istituzionale a vantaggio dell’unità nazionale.Oltre al CLN, , nascono altri gruppi di resistenti che si raccolgono intorno a quella che sarà il movimento più numeroso, con 1183 uomini e donne, ed attivo, con 187 morti, della Resistenza romana: Bandiera Rossa, che esprime l’ideale politico repubblicano.I parà tedeschi attaccano Monterotondo10 settembre all’alba, viene ordinato agli italiani di arrendersi mentre si continua a combattere a Porta San Paolo, a Testaccio, a San Giovanni, dove gli ingressi delle mura sono stati bloccati dai tram messi di traverso dai tramvieri, nella zona di Santa Maria Maggiore sino a Via Nazionale.La resa viene firmata nel pomeriggio dal generale Caviglia e Kesselring.Nella tarda serata si combatte l’ultima battaglia della difesa di Roma alla stazione Termini dove il maggiore Carlo Benedetti con 13 soldati e numerosi civili difende il treno che ospita un comando operativo. Lo scontro vede la sconfitta degli italiani con la morte di 6 militari e 41 civili, dei quali 8 sconosciuti.La sera dello stesso giorno il generale conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo viene nominato dai tedeschi governatore di Roma riconosciuta come “città aperta” per salvaguardarne l’aspetto culturale e storico. La città dovrà essere priva di ogni contingente militare. In realtà i tedeschi ne faranno una base per le operazioni a nord e a sud della capitale. Lo stesso argomento in dettaglio: Caduti della Montagnola. 11 settembre Scontri tra carabinieri che non vogliono farsi disarmare e tedeschi.Soldati, civili, ex prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento cominciano ad organizzare le prime bande partigiane fuori Roma. In città si formano, spontaneamente, o per iniziativa dei partiti e movimenti antifascisti, gruppi di sabotaggio e di guerriglia.Conseguentemente aumentano sempre più i rastrellamenti operati dai tedeschi che convogliano a Pratica di Mare, principale campo di raccolta sotto il comando delle SS, i prigionieri da avviare ai lager fuori d’Italia.12 settembre – Paracadutisti tedeschi liberano Mussolini prigioniero a Campo Imperatore sul Gran Sasso. Il Duce viene trasportato in aereo a Pratica di Mare e successivamente da Hitler nel quartier generale di Rastenburg (Prussia Orientale).14 settembre – Viene rinvenuto morto in un albergo di Frascati per un colpo di pistola alla tempia il maresciallo d’Italia Ugo Cavallero fatto imprigionare da Badoglio dopo la caduta di Mussolini e successivamente liberato. Rimangono oscuri i motivi della morte.20 settembre Via Eleonora Duse, Parioli – Primo attacco della guerriglia cittadina. Un ordigno esplosivo viene fatto deflagare dalle Squadre Partigiane del Partito d’Azione contro la caserma della ricostituita MVSN, provocando morti e feriti. Ne sono responsabili Pilo Albertelli e Giovanni Ricci.Il Comando tedesco dispone di non diffondere la notizia delle perdite; il giorno seguente fa affiggere in città manifesti che intimano ai civili, pena la morte, la consegna entro 24 ore dei fucili da caccia detenuti.23 settembre A Torre di Palidoro, località vicino a Roma, il giorno precedente due tedeschi sono morti per una deflagrazione avvenuta mentre perquisivano delle casse contenenti esplosivi.23 civili sono condannati alla fucilazione per rappresaglia dai tedeschi. Il vicebrigadiere dei carabinieri Salvo d’Acquisto si sacrifica in cambio della vita degli ostaggi.Mussolini fonda la Repubblica Sociale Italiana (nata col nome di Stato Nazionale Repubblicano, detta comunemente anche Repubblica di Salò)3 settembre: Il generale Bernard Montgomery, alla guida dell’VIII Armata GB, sbarca in Calabria. |
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7 settembre – ufficiali americani giungono segretamente a Roma per organizzare (Operazione Giant 2) un lancio di paracadutisti americani a Cerveteri e Furbara per intervenire in soccorso degli italiani in occasione dell’annuncio ufficiale dell’armistizio e difendere così efficacemente Roma dai tedeschi. L’operazione fallisce vista l’impossibilità di liberare gli aeroporti dai presidi tedeschi. Alle ore 20,30 dell’8 settembre inizia la battaglia per la difesa di Roma.Paracadutisti tedeschi prendono con la forza un deposito di carburante presidiato da soldati italiani a Mezzocammino sulla via Ostiense dando inizio alla battaglia per Roma. I tedeschi si dirigono a ponte Galeria, e sulla sinistra del Tevere verso l’EUR, il Laurentino, la Cecchignola.Tra divisioni a ranghi ridotti e quelle ancora efficienti, gli italiani possono contare su circa 60.000 uomini mentre Kesselring può disporre di 12.000 uomini pronti ad intervenire nelle zone a sud e a nord della capitale, e di 14.000 paracadutisti che hanno occupato l’aeroporto di Pratica di Mare impedendo quanto previsto dagli accordi tra gli italiani e gli alleati che avrebbero dovuto effettuare un lancio, annullato nella notte tra il 7 e l’8 settembre, di una divisione aviotrasportata americana in aiuto degli italiani.Da Viterbo sono pronti a muovere su Roma 24.000 soldati della “Panzergranadieren” con 350 carri armati.8-sett: Le forze italiane rimangono sulle posizioni di partenza. Le forze germaniche cominciano a muovere verso la città attuando una manovra a tenaglia. Da sud la 2^Div. Paracadutisti muove da Pratica di Mare verso i caposaldi 5-6-7 della Granatieri. Da Nord la 3^Div. PanzerGrenadieren, muovendo dalla zona Bolsena-Viterbo, ingaggia l’Ariete a Manziana e Monterosi.EVENTI: ORE 19:45: annuncio dell’armistizio ORE 21:00: I Paracadutisti tedeschi sono già al caposaldo n. 5 – Ponte della Magliana. ORE 20:00-NOTTE: i depositi carburante di Valleranello-Mezzo Cammino sono catturati. La Div. Piacenza e la 220^Div. Costiera attaccate dai paracadutisti cessano di esistere come unità operative. ORE 21:00: Ariete e Piave in allarme ma non ancora entrate in combattimento. Il “Centro Marte”, sede di campagna dello SMRE a Monterotondo, viene abbandonato dallo SMRE stesso che rientra a Roma in Via XX Settembre. ORE 23:00: cade il caposaldo n. 5-Magliana. Caposaldi 6-7 pesantemente attaccati ma ancora in mano italiana. 9-10 settembre: A Roma, soldati e cittadini italiani tentano inutilmente di liberare la città delle truppe tedesche. Dopo la battaglia di Porta San Paolo viene firmata la resa. Roma è proclamata “città aperta”. Complessivamente nella battaglia di Porta San Paolo muoiono 400 civili tra cui 43 donne 8 settembre : alle ore 12, squadriglie di fortezze volanti americane si susseguono nel bombardamento di Frascati e in particolare di Villa Torlonia sede di Albert Kesselring. Il comandante supremo tedesco, che si trova altrove, non subirà le conseguenze del bombardamento e assieme a Rommel, che ha il comando per il Nord Italia, guiderà l’operazione Alarico, piano di occupazione del suolo italiano e di contrasto dell’esercito regio in Jugoslavia, in Grecia, Albania, Dodecanneso.8 settembre – L’armistizio con gli Alleati viene reso noto alla popolazione con un proclama del maresciallo Badoglio. Fuga del Re Vittorio Emanuele III da Roma. I tedeschi reagiscono con l’operazione Achse e in pochi giorni occupano l’Italia centro-settentrionale; disgregazione del Regio Esercito. 8 settembre – Frascati – A mezzogiorno circa, bombardamento aereo alleato sulla città, sede del comando tedesco del feldmaresciallo Kesselring: avvertimento dell’imminente annuncio dell’armistizio. |
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1º ottobre – Si conclude l’operazione Avalanche con l’entrata degli angloamericani a Napoli.7 ottobre – I tedeschi arrestano e avviano alla deportazione circa millecinquecento carabinieri (gli occupanti ritenevano infatti che l’Arma fosse loro ostile in quanto fedele alla monarchia sabauda); i carabinieri che sfuggirono alla razzia (novemila, secondo una valutazione effettuata nell’immediato dopoguerra) iniziarono immediatamente a riorganizzarsi, unificandosi in novembre sotto il comando del generale Filippo Caruso.13 ottobre : Il governo italiano dichiara guerra alla Germania. Gli angloamericani e i russi riconoscono gli italiani non alleati ma cobelligeranti. Ottobre 43: La “forza armata” della Repubblica Sociale si organizza: Rodolfo Graziani, nominato ministro della Difesa, organizza l’esercito della RSI; Renato Ricci dà vita alla Guardia Nazionale Repubblicana (GNR), che dal marzo 1945 verrà incorporata nell’esercito repubblicano; Junio Valerio Borghese costituisce la formazione autonoma X MAS. Nell’Italia meridionale l’esercito tedesco, si attesta lungo l’asse dei fiumi Garigliano sul Tirreno e Sangro sull’Adriatico, la cosiddetta “Linea Gustav”. |
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4 ottobre – Zona di Ponte Milvio – attacco di un gruppo di partigiani di Bandiera Rossa contro una colonna di automezzi tedeschi in transito. L’azione è condotta al comando del maresciallo della Regia Aeronautica Vincenzo Guarniera, detto Tommaso Moro.16 ottobre: A Roma, mentre i tedeschi rastrellano e deportano in Germania 1023 abitanti del ghetto ebraico, il CLN si riunisce clandestinamente e, dopo essersi rifiutato di appoggiare il governo Badoglio, approva un ordine del giorno che chiede un governo espressione delle forze popolari.13 ottobre : Sandro Pertini e Giuseppe Saragat, membri del CLN sono arrestati e imprigionati a Regina Coeli. 16 ottobre – Rastrellamento del ghetto di Roma 9-10 – Mandela – Nella notte, per rastrellare gli uomini in condizione di lavoro, i tedeschi effettuano una vasta battuta che viene estesa poi ai comuni limitrofi di Cineto Romano e Roccagiovine e uccidono numerosi partigiani e cittadini. |
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30 novembre – Gianicolense – In un’operazione estremamente audace e coronata da completo successo, un gruppo di partigiani di Bandiera Rossa guidato da Vincenzo Guarniera assalta un autocarro della Polizia dell’Africa Italiana che conduce un plotone d’esecuzione al Forte Bravetta, nel suburbio Gianicolense, per fucilare sette partigiani. Catturato il mezzo, i partigiani indossano le uniformi dei militi disarmati ed accedono al forte in loro vece, ove hanno ragione del presidio, liberano i sette condannati a morte e fuggono insieme ad essi.6 novembre: Gli Alleati si attestano sulla “Linea Bernhardt” che correva da Venafro (IS) fino al Tirreno. |
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2 novembre – Truppe inglesi raggiungono il fiume Garigliano.3 novembre – Mussolini indice un ordine d’arresto per Galeazzo Ciano.7 novembre – Vari quartieri – In occasione dell’anniversario della Rivoluzione d’ottobre i GAP tengono comizi lampo a piazza Fiume, quartiere Salario, ove interviene Franco Calamandrei, in pieno centro storico a largo Tassoni con Mario Leporatti e presso San Giovanni in Laterano, con Carlo Salinari. Un partigiano di Bandiera Rossa innalza una bandiera con la falce e martello su un edificio presso l’Alberone, nel quartiere Appio-Latino.8 novembre – Viale Marconi – Partigiani colpiscono una vettura militare tedesca. Nello stesso giorno viene disposta la chiusura dei negozi alle 17:30.1 – Colleferro-Bombardamento aereo alleato |
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2 dicembre – La Luftwaffe tedesca bombarda il porto di Bari in mano degli alleati. Sono affondate 17 navi da trasporto. Colpita una nave americana carica di yprite; la fuoriuscita di sostanze tossiche provoca alcune centinaia di vittime.20 dicembre – Inizia la Battaglia di Ortona24 dicembre – Il generale Dwight D. Eisenhower diventa comandante supremo degli Alleati in Europa. |
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4 dicembre – Grottaferrata – I tedeschi pretendono dal podestà la consegna di venti uomini per la guardia ininterrotta ai fili telefonici e telegrafici, fatti segno di continui sabotaggi. |
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3 gennaio – Genzano – In località Muti a sud del paese, un gruppo di partigiani ex prigionieri sovietici, guidati da Kaliaskin, viene circondato da truppe e autoblindo tedesche e riesce a sottrarsi all’accerchiamento per l’intervento di partigiani italiani che, con l’appoggio della popolazione, ingaggiano uno scontro a fuoco con i tedeschi. Rifugiati dapprima nelle grotte di Nemi, i sovietici verranno poi trasferiti a Palestrina. |
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1º febbraio – Il deposito d’armi ed esplosivi dei GAP Centrali in via Giulia viene scoperto dalla Gestapo. Sono arrestati e detenuti in via Tasso gli artificieri: il gappista Giorgio Labò che sarà fucilato a Forte Bravetta e Gianfranco Mattei, ventisettenne docente universitario di fisica, che s’impiccherà in una cella nella notte tra il 6 e il 7 febbraio.2 febbraio – In via Giulia viene arrestato Antonello Trombadori, comandante dei GAP centrali, che si salva dalla fucilazione perché i suoi compagni non ne rivelano l’identità.3 febbraio Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio Pietro Koch nonostante l’extraterritorialità della Basilica di San Paolo fuori le mura vi fa irruzione e arresta 67 rifugiati.Un’autocolonna tedesca è attaccata a Centocelle.5 febbraio – Leone Ginzburg per le torture subite muore a Regina Coeli.7 febbraio – Un camion tedesco viene fatto esplodere in via Carlo Alberto.La sala ristoro dei soldati tedeschi della Stazione Termini viene fatta segno a un secondo attentato che causa morti e feriti. 10 febbraio – Bombardamento alleato a Castel Gandolfo. Viene danneggiata anche la residenza del Papa.12-14 febbraio – Massicci bombardamenti alleati sul centro e la periferia romana.15 febbraio Bombardamento alleato a tappeto di Montecassino.Romualdo Chiesa, dirigente dei Cristiano Sociali torturato in via Tasso verrà accecato. Morirà alle Ardeatine.16 e 17 febbraio – Continuano i bombardamenti alleati sulla periferia romana e sul centro a Trastevere.18 febbraio Attentato dei GAP a Giuseppe Pizzirani, segretario dei fascisti romani, che riesce a salvarsi.Alla stazione Ostiense un vagone di munizioni del convoglio diretto a Cassino viene fatto saltare dai partigiani.Pena di morte prevista per i renitenti alla leva della RSI.23 febbraio- Armando Stampacchia, capo della polizia fascista del Quadraro si salva da un primo attentato. Non sfuggirà alla morte in un nuovo attentato il 25 febbraio.24 febbraio- Ferdinando Agnini, capo dell’organizzazione giovanile USI-Unione Studenti italiani dalla prigione cerca di avvertire il padre affinché faccia fuggire i membri del suo gruppo. Il biglietto intercettato dalla polizia costituirà una prova d’accusa per Ferdinando che morirà alle fosse Ardeatine.27 febbraio – I partigiani fanno saltare un autocarro carico di munizioni a viale Africa.10 febbraio – Castelgandolfo – Nel corso di un bombardamento alleato è colpita anche la villa pontificia, dove avevano trovato rifugio gli sfollati. |
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1º marzo – Pilo Albertelli arrestato tenterà più volte il suicidio. Morirà alle fosse Ardeatine.3 marzo I quartieri Tiburtino e Ostiense contano 600 morti e un migliaio di feriti a seguito di un bombardamento aereo.Davanti alla caserma in viale Giulio Cesare famigliari dei rastrellati per la deportazione chiedono la loro liberazione. Un prigioniero tenta di fuggire da una finestra ma viene ucciso. Teresa Gullace, incinta del sesto figlio cerca di gettare un pacchetto con del cibo al marito ma mentre si fa largo tra la folla viene uccisa da un soldato tedesco. Nel pomeriggio dello stesso giorno gappisti tenteranno un attacco alla caserma.8 – Artena – Bombardamento aereo alleato. |
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5 – Allumiere e Tolfa, vasta retata di sospetti comunisti. |
ITALIA |
5 maggio – Bonomi è riconfermato presidente del CLN centrale che decide di collaborare con il secondo governo Badoglio insediatosi a Salerno il 24 aprile. La questione istituzionale, monarchia o repubblica, è rinviata alla fine della guerra.10 maggio Il generale Karl Wolff, capo delle SS in Italia, chiede ed ottiene di incontrarsi in segreto con Papa Pio XII.Il motivo ufficiale è quello di evitare che una volta giunti a Roma gli alleati la città subisca vittime e distruzioni per una guerriglia casa per casa come ordinato da Hitler e Mussolini.Kesselring sarà disposto a desistere dal difendere Roma se il CLN, tramite il Papa, garantirà che non vi sarà un’insurrezione popolare.Il vero motivo della richiesta d’incontro di Wolff con il papa è invece quello di avviare trattative di pace in Svizzera con gli americani. Wolff riuscirà ad essere ricevuto dal papa ottenendo quanto si proponeva.Il fronte clandestino è indebolito da numerosi arresti: dal 16 maggio al giorno 23 dello stesso mese si susseguono gli arresti della Gestapo dei membri della Resistenza: Riccardo Anronelli, socialista, il ten. col. Luigi Cano, il maggiore Alfeo Brandimarte, del Fronte militare clandestino, il capitano Fulvio Mosconi, capo della banda Fulvi. Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Montecassino. 18 maggio – Gli alleati prendono Montecassino. |
ROMA e regione Lazio |
1º maggio – Numerosi palazzi in Roma espongono bandiere rosse. I comitati dei partiti antifascisti proclamano uno sciopero generale che però fallisce.l’ultima incursione dei bombardieri alleati, il 3 maggio 1944, colpì i quartieri della Magliana e del Quadraro. 10 – Colleferro – Bombardamento aereo alleato1 Maggio – Vallepietra- rastrellamento per ricercare prigionieri alleati. 2 morti e un ferito. Rastrellate 40 persone e saccheggiato il paese. Rastrellate anche Jenne e Arcinazzo Romano.. |
ITALIA |
ROMA e regione Lazio |
3 giugno – I tedeschi lasciano Roma rinunciando a resistere all’avanzata alleata che ha già preso la zona de Castelli Romani ma non senza aver eseguito le ultime fucilazioni di partigiani a Forte Bravetta. Il CLN ritiene inutile ogni tentativo di insurrezione popolare.4 giugno Primi nuclei dell’esercito alleato composti da canadesi a cui si sono affiancati gli uomini di Bandiera Rossa avanzano su Roma dalla via Casilina.Un autocarro tedesco proveniente da via Tasso e carico di 14 prigionieri non può proseguire la sua fuga verso il Nord per un guasto. Tutti i prigionieri saranno fucilati sul posto all’altezza de La Storta, sulla via Cassia. L’eccidio de La Storta fu una strage commessa in Italia durante la seconda guerra mondiale, il 4 giugno 1944 da soldati dell’esercito nazista in fuga da Roma, in cui morirono quattordici persone in precedenza detenute nella prigione di via Tasso a Roma, dei quali dodici cittadini italiani. Tra le vittime ci furono il sindacalista Bruno Buozzi e l’ufficiale della Regia Marina italiana Alfeo Brandimarte, un ebreo polacco e un agente segreto delle forze armate britanniche, Gabor Adler, la cui vicenda è stata a lungo sconosciuta. Il nome dell’eccidio deriva dalla località più vicina al luogo del massacro, La Storta appunto. Esattamente il massacro avvenne in un boschetto al km 14,200 della via Cassia. 5 giugno Il dodicenne Ugo Forno, alla guida di sei partigiani, impedisce con le armi alle retroguardie tedesche di far saltare il Ponte Salario sull’Aniene, ma viene ucciso insieme a un compagno di lotta.Il generale Roberto Bencivenga, rifugiato con i membri del CLN in Vaticano durante l’occupazione viene incaricato dal CLN come comandante militare e civile di Roma.Umberto II di Savoia, nominato dal re Vittorio Emanuele III, luogotenente del Regno accoglie le dimissioni del governo Badoglio. Il nuovo governo tornato a Roma sarà presieduto da Ivanoe Bonomi, presidente del CLN con la partecipazione dei sei partiti che fanno parte del Comitato di Liberazione. Giugno 1 – Velletri – Gli alleati entrano nella città. |