“… amor mi mosse, che mi fa parlare.”
Inferno, canto II, versetto 72:
Poche parole, per non dimenticare, per non nasconderci in una illusione. Il loro tributo pagato con le loro vite. Aldilà del loro dovere morale o militare c’è il nostro dovere plurigenerazionale a meritarci la libertà. Ogni giorno. Non c’è negazionismo, non c’è revisionismo, è la fattualità del nostro modo di essere quotidiano, le nostre azioni, le nostre scelte, le nostre parole. Un modello che ancora oggi viene minacciato da fazioni che nulla hanno imparato dal sacrificio di quelle persone, di quegli eroi.
Un piccolissimo impegno delle Istituzioni sarebbe quello di dare il giusto rango di sito storico a queste postazioni che a Roma come in tutta Italia rappresentano la memoria di un drammatico passato che deve rappresentare un monito per il futuro.
La pedanteria nella catalogazione e nella ubicazione riportando precisamente le coordinate di ogni punto di interesse è proprio finalizzato a dare agli organi preposti Comunali la possibilità di mappare i gangli di questo nostro cervello storico.
Le esigenze di tutela monumentale sono chiare, l’analisi storica è ns dovere ed è svolta da diversi studiosi del settore a Roma, mentre il mantenimento della pulizia e della conservazione possono essere benissimo svolte con l’ausilio delle tante associazioni di volontariato e di cooperative sociale presenti nel ns territorio.
https://temi.camera.it/leg18/post/pl18_la_nozione_di_bene_culturale.html
La nozione di bene culturale è desumibile dall’art.2 c.2 e dagli artt.10 e 11 del Codice dei beni culturali e del paesaggio D.lgs. 42/2004.
Noi appassionati, con i ricercatori, gli storici e i docenti di materie affini dovremmo unire le forze nel richiedere al Comune e ad ogni Municipio un forte intervento di tutela e pubblicità dei siti qui riportati.
Gran bel lavoro Luca; complimenti